Diceva BP: “Risparmiate i centesimi e
avrete le lire”.
“Certe persone amano accumulare il proprio denaro senza spenderlo mai. Ora, essere economi è bene, ma altrettanto bene spendere il proprio denaro quando ce ne sia bisogno: anzi, questo dovrebbe essere in parte lo scopo dei vostri risparmi. Una Guida impara a spendere il suo denaro saggiamente e risparmia, nella misura del ragionevole, quando può, in modo da avere denaro a disposizione se si troverà disoccupata, e perciò non essere a carico degli altri e da poter aiutare gli altri in caso di bisogno.
Non puoi permetterti di spendere denaro per i tuoi piaceri quando hai attorno gente che manca dello stretto necessario. Uno scout non accetterà mai una mancia, a meno che essa non sia giusta retribuzione per un lavoro eseguito. Le mance sono esattamente l’opposto della bontà. Sono dannose per chi le dà come per chi le riceve.”
BP
Quali sono le regole della nostra Associazione:
I bilanci dei gruppi AGESCI si aprono il 1 ottobre e si chiudono il 30 settembre dell’anno successivo.
Alla chiusura del bilancio consuntivo dell’anno passato, le Comunità Capi fanno un preventivo dell’anno successivo e presentano il tutto al Comitato di Zona ed alle famiglie dei soci del gruppo.
I gruppi della Zona Frosinone, inoltre, allegano ai propri bilanci anche l’inventario dei beni che possiedono e sono tenuti, ogni anno, al versamento di 2 euro a censito per contribuire alle attività della Zona.
Quali sono le regole del nostro gruppo:
La figura dei Tesorieri
Il gruppo, il Clan, le staff EG ed LC e le squadriglie nominano un proprio Tesoriere che gestisce accuratamente il “tesoro” del gruppo, del clan, del branco, del reparto e delle squadriglie. A loro spetta una precisa progettazione delle spese per le attività annuali e il rendiconto periodico sulla situazione di cassa, descrivendo entrate ed uscite. Tale figura ci educa alla responsabilità, alla progettualità ed all’economicità richiamata chiaramente dall’articolo della nostra legge che dice: “La guida e lo scout sono laboriosi ed economi”.
La “Contabilità Comune di Gruppo”
le diverse “casse” delle unità gestiscono interamente le cifre che i ragazzi realizzano con l’autofinanziamento e raccolgono le cifre mensili dei singoli soci, versandone una parte nella cassa di Gruppo e gestendo la parte rimanente per le piccole spese (cancelleria, materiale non costoso, materiale di consumo, etc..).
Per le spese più consistenti, invece, ogni unità presenta un progetto ad inizio anno che viene valutato in comunità capi e finanziato, in parte o totalmente, dalla cassa di gruppo. Naturalmente, qualora vi fosse una necessità educativa, i capi unità possono prevedere una spesa consistente finanziata totalmente dall’autofinanziamento dei ragazzi.
All’inizio dell’anno associativo la cassa di gruppo destina una cifra per la gestione delle prime attività di ciascuna branca ed alla fine dell’anno ogni branca riversa nella cassa di gruppo le sue eventuali eccedenze.
Tale gestione evita la spiacevole situazione nella quale, in un gruppo, un’unità ha grande disponibilità di denaro perché numerosa o con poche necessità di spesa ed un’altra è in difficoltà perché piccola o con maggiori necessità. In questo modo si crea un affiatamento tra le branche e un maggiore senso di “comunità di gruppo” anche attraverso la gestione del denaro ed una visione dei soldi e del materiale come “bene comune” dei quali tutti sono corresponsabili.
La cultura del risparmio
Il nostro mensile non è il corrispettivo di un bene o di un servizio, come è per il mensile di una palestra, ma un contributo personale degli adulti, dei bambini e dei ragazzi alla gestione delle proprie attività. Il gruppo, tramite i capi unità, propone ai ragazzi di risparmiare i soldi del mensile da quelli che essi hanno disposizione per le loro piccole spese abituandoli al risparmio ed alle scelte di valore e propone ai genitori di aiutarli in questa “visione educativa” del mensile.
“Certe persone amano accumulare il proprio denaro senza spenderlo mai. Ora, essere economi è bene, ma altrettanto bene spendere il proprio denaro quando ce ne sia bisogno: anzi, questo dovrebbe essere in parte lo scopo dei vostri risparmi. Una Guida impara a spendere il suo denaro saggiamente e risparmia, nella misura del ragionevole, quando può, in modo da avere denaro a disposizione se si troverà disoccupata, e perciò non essere a carico degli altri e da poter aiutare gli altri in caso di bisogno.
Non puoi permetterti di spendere denaro per i tuoi piaceri quando hai attorno gente che manca dello stretto necessario. Uno scout non accetterà mai una mancia, a meno che essa non sia giusta retribuzione per un lavoro eseguito. Le mance sono esattamente l’opposto della bontà. Sono dannose per chi le dà come per chi le riceve.”
BP
Quali sono le regole della nostra Associazione:
I bilanci dei gruppi AGESCI si aprono il 1 ottobre e si chiudono il 30 settembre dell’anno successivo.
Alla chiusura del bilancio consuntivo dell’anno passato, le Comunità Capi fanno un preventivo dell’anno successivo e presentano il tutto al Comitato di Zona ed alle famiglie dei soci del gruppo.
I gruppi della Zona Frosinone, inoltre, allegano ai propri bilanci anche l’inventario dei beni che possiedono e sono tenuti, ogni anno, al versamento di 2 euro a censito per contribuire alle attività della Zona.
Quali sono le regole del nostro gruppo:
La figura dei Tesorieri
Il gruppo, il Clan, le staff EG ed LC e le squadriglie nominano un proprio Tesoriere che gestisce accuratamente il “tesoro” del gruppo, del clan, del branco, del reparto e delle squadriglie. A loro spetta una precisa progettazione delle spese per le attività annuali e il rendiconto periodico sulla situazione di cassa, descrivendo entrate ed uscite. Tale figura ci educa alla responsabilità, alla progettualità ed all’economicità richiamata chiaramente dall’articolo della nostra legge che dice: “La guida e lo scout sono laboriosi ed economi”.
La “Contabilità Comune di Gruppo”
le diverse “casse” delle unità gestiscono interamente le cifre che i ragazzi realizzano con l’autofinanziamento e raccolgono le cifre mensili dei singoli soci, versandone una parte nella cassa di Gruppo e gestendo la parte rimanente per le piccole spese (cancelleria, materiale non costoso, materiale di consumo, etc..).
Per le spese più consistenti, invece, ogni unità presenta un progetto ad inizio anno che viene valutato in comunità capi e finanziato, in parte o totalmente, dalla cassa di gruppo. Naturalmente, qualora vi fosse una necessità educativa, i capi unità possono prevedere una spesa consistente finanziata totalmente dall’autofinanziamento dei ragazzi.
All’inizio dell’anno associativo la cassa di gruppo destina una cifra per la gestione delle prime attività di ciascuna branca ed alla fine dell’anno ogni branca riversa nella cassa di gruppo le sue eventuali eccedenze.
Tale gestione evita la spiacevole situazione nella quale, in un gruppo, un’unità ha grande disponibilità di denaro perché numerosa o con poche necessità di spesa ed un’altra è in difficoltà perché piccola o con maggiori necessità. In questo modo si crea un affiatamento tra le branche e un maggiore senso di “comunità di gruppo” anche attraverso la gestione del denaro ed una visione dei soldi e del materiale come “bene comune” dei quali tutti sono corresponsabili.
La cultura del risparmio
Il nostro mensile non è il corrispettivo di un bene o di un servizio, come è per il mensile di una palestra, ma un contributo personale degli adulti, dei bambini e dei ragazzi alla gestione delle proprie attività. Il gruppo, tramite i capi unità, propone ai ragazzi di risparmiare i soldi del mensile da quelli che essi hanno disposizione per le loro piccole spese abituandoli al risparmio ed alle scelte di valore e propone ai genitori di aiutarli in questa “visione educativa” del mensile.